Perché un libro?
Esistono decine di libri sul Popolo Veneto e
sulla sua Autodeterminazione, libri scritti da persone con capacità
e competenze molto superiori alle mie; ne ho letti tanti ed alla fine
mi sono sempre trovato in mano un pezzo della questione
dell’Autodeterminazione del Popolo Veneto, un pezzo molto
approfondito, molto tecnico e con argomentazioni il più delle
volte inattaccabili anche da parte dei più preparati detrattori
dell’indipendenza del Veneto.
Il punto è proprio questo: la maggior parte di questi libri sembra
scritto ad uso di tecnici o detrattori affinché questi pochissimi
operatori del settore (a volte storici, altre giuristi od economisti)
si ravvedano e si rendano conto che fare un Referendum per
l’autodeterminazione del Popolo Veneto si può e si deve fare,
quanto il fatto che il Veneto, come Nazione, non è piccolo ed ha
tutte le potenzialità per poter primeggiare a livello planetario.
Altri libri descrivono in maniera polemica i fatti storici che hanno
portato al plebiscito truffa del 1866 e li si fermano; altri ancora
vogliono portare alla conclusione che l’Italia è nata dall’inganno
e che quindi non esiste e va cancellata; poi ci sono i libri o le
persone che sostengono che dato che il plebiscito del 1866 è stato
una truffa allora non è valido e tutto il territorio Veneto non è
sotto la giurisdizione italiana ma sarebbe una sorta di zona franca
della quale loro sono stati eletti a governatori od a capo del
governo nazionale, non si capisce bene da chi.
Esempi della fantasia e della creatività di tanti che si sono gettati
nella mischia del Venetismo (inteso come movimenti e persone
che pongono all’attenzione dei Veneti la necessità di ribadire
l’identità del Popolo Veneto, il più delle volte con intenti
nobilissimi, altre, ma per fortuna sono la minoranza, con il solo
scopo di soddisfare propri bisogni o mire di protagonismo), ve ne
sono una moltitudine ed alcuni arrivano addirittura ad
oltrepassare i limiti della credibilità. Altri ancora sono talmente
abili nella comunicazione da illudere le persone ed indurle a
ritenere che il percorso per l’autodeterminazione del popolo
Veneto sia una cosa assolutamente banale e semplice.
Il mio
obiettivo, con questo libro, è anche quello di analizzare assieme a
voi molti argomenti, partendo dalla nostra storia, dall’analisi e
dalle motivazioni del perché i Veneti sono un Popolo fino ad analizzare i nostri giorni, la storia di oggi ma anche l’economia e
le ingiustizie che ogni giorno siamo costretti a subire da parte
dello stato italiano fino a definire il percorso legale e pacifico che
può portare, se lo vorremo, il Popolo Veneto fino
all’affrancamento dall’Italia per formare una nuova Nazione
Veneta; analizzeremo anche come potrebbe essere una Nazione
Veneta nel mondo, quali opportunità potrebbe offrire ai Veneti ma
anche a tutto il mondo.
Tutto ciò con parole “facili”, e con argomenti affrontati
veramente in maniera semplice e diretta. il mio obiettivo, con
questo libro, non è quello di parlare a tecnici o nicchie di Veneti,
ma di rivolgermi ai bambini Veneti, quei bambini di ogni età che
non hanno mai smesso di sognare e che non hanno consegnato in
mano ad altri la propria vita e quella dei propri cari. Tantissimi
Veneti vivono come vivevo io fino a quattro anni fa, sopito ma a
disagio, istruito dalla scuola e dall’informazione mediatica, ma
con la sensazione che qualcosa non torni.
A me è bastato un libro di 78 pagine di Ettore Beggiato: “1866: la
grande truffa” perché mi si accendesse una piccolissima
lampadina che poi mi portasse alla curiosità ed alla necessità di
informarmi da solo sulle cose, capendo quante cose non ci sono
state insegnate e quante altre ci sono state insegnate sbagliate con
il chiaro intento di devitalizzare un Popolo millenario, il Popolo
Veneto.
Mi piacerebbe che questo mio piccolo contributo potesse essere
per tanti Veneti e non, perché mi piacerebbe ci fosse maggior
cognizione identitaria anche da parte dei Campani, dei Siciliani e
così via, quella piccola lampadina che improvvisamente si
accende e ti fa spalancare gli occhi ed il cuore sul mondo reale,
sulla storia reale, sulla libertà che ognuno di noi ha il diritto e
dovere di esigere: la libertà di farsi una propria idea, anche
sbagliata ma propria!


